Una significativa rivisitazione plastica dell'opera
Pavesiana sarà presentata nell'ambito della XVI edizione del Premio di Scultura Cesare Pavese con il seguente
tema: “Luoghi, Personaggi e Miti Pavesiani”.
Edizione del premio nazionale dedicato allo scrittore di Santo Stefano Belbo.
L'iniziativa, coordinata dal Prof. Luigi Gatti e
Massimo Parodi, rispettivamente presidente Cepam e vicepresidente, raccoglie
ogni anno ampi consensi da parte degli artisti, che indagano l'opera di Pavese
estrapolandone nuovi stimoli, in un felice connubio tra letteratura e arte.
Gli scultori che partecipano alla rassegna sono provenienti da
diverse regioni italiane e da diversi paesi stranieri, a testimonianza di come
la poetica di Pavese continui a destare interesse non solo in ambito
letterario, ma anche artistico, dove nelle diversificate accezioni di stile gli
autori producono ripercorrono luoghi, miti e personaggi pavesiani.
L’edizione di quest’anno riserverà un omaggio allo sculture Franco Garelli con una personale.
Un’apposita Commissione, formata da noti artisti e critici d’arte, giudicherà insindacabilmente sull’attribuzione dei premi in palio.
Le opere rimarranno esposte dal 30 settembre al 28 ottobre 2012, giorno della premiazione fissata per le ore 15,00.
Fondazione Cesare Pavese con sede nella casa natale dello scrittore.
Via Cesare
Pavese, 20
12058 Santo Stefano Belbo (CN)
info: 0141/840990 - 844942
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LA LUNA E I FALO’
32cm x 10cm - 2012
Scultura di
Stefano Rollero
Questo lavoro è stato realizzato con oggetti da recupero, scorie di
bronzo saldate, legno e fibra di juta.
Mi sono ispirato al romanzo La luna e i falò. In senso metaforico descrivo la rappresentazione del rapporto tra il messaggio etico e la forza d’animo.. La memoria e ricordi, tracce del passato ormai fossilizzate in un ramo d’albero quale valore tautologico (discorso che per altro si traspone all’essere umano:
“quello che sei e quello che eri”
La luna come simbolo delle stagioni e della solitudine, la perdita delle illusioni, il coraggio e la forza di abbandonare la terra di origine con decisione slanciata e fuggente, come un’ala che si apre al vento..
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